da Speranza (Melbourne, Australia).
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E` importante riflettere su cosa vuol dire continuare a sentirci vivi ed evolverci come uomini nel territorio che abitiamo e nella societa` di cui siamo parte
Forse per me, per un lungo periodo della mia vita, questo significava trovare la forza di alzarsi ed accettare di camminare insieme agli altri in un luogo dove gli altri non ci disturbano; in un contesto sociale a cui siamo contenti di appartenere.
Nel processo di crescita della nostra vita, la nostra evoluzione dovrebbe coincidere con quella della societa` in cui viviamo. Le cose sono diventate complicate da quando gli uomini hanno ceduto al loro impulso ‘barbaro’, alla sopraffazione... per dirla con Baricco (scrittore), impulso che nel corso dei tempi, certamente ha cambiato forme e modalita`, e nel mondo contemporaneo e` raffinatissimo, spesso invisibile. Da sempre e` quello degli interessi privati o ‘parziali’di un gruppo o di una minoranza che agisce a sfavore del valore dell’interezza delle cose, e dell’armonia del ‘Tutto’.
Quel pericoloso delirio di superiorita` che sul piano politico e poi in quello privato spinge una parte del mondo ad infliggere indelebili sofferenze ad una altra porzione di Umanita`, deve fare i conti con una analisi che tiene conto di chi siamo ‘Noi’ oggi, con la volonta` di vedere le cose nel nostro oggi, se vogliamo contribuire veramente alla Storia che per quanto mi riguarta e`fatta dell’Umanita` tutta, degli uomini tutti, che necessita dunque di Essere Umana.
Come ha dimostrato Kevin Rudd l’uomo e` veramente Uomo quando mette ogni cosa al posto giusto, se e` disposto a rivedere errori del passato, cosi da poter continuare ad evolve e permettere agli altri di evolversi, attraverso quell’esempio. Allora, cosa dobbiamo fare nostro affinche’ diventi ispirazione di vita e di scelta per qualcun altro? Come questa Umanita` possa rafforzarsi per espandersi oltre i confini delle difficolta`, per realizzare quanto di piu` alto possa aspirare, ovvero ad una coscienza comune, universale? Affinche` siano le forze vitali stesse del pianeta che abitiamo a raggiungerci, e noi uomini uniti, aperti alla percezione di quei segni che hanno essi stessi la vocazione alla conservazione della vita in questo territorio che si sforza di vivere in eco sistema gia troppo compromesso . E allora quanto conta ancora in questa logica il legame dell’ uomo con la terra? Come si puo` costruire un destino comune nel rispetto delle diversita`, e della vita dopo di noi?
Concordo con Maurizio quando dice di Roberto Benigni che questo mondo lo abbiamo preso in prestito dai nostri figli. Allora il sogno che si rinnova non puo` restare prigioniero dell’ idea. Il sogno, assume una valenza di seria responsabilita`. La crescita sostenibile si fa` progetto di vita in proprio e progetto comune, senza confini.
Viviamo in un complesso meltingpot di culture che abbiamo la responsabilita` di comprendere, perche` inevitabilmente potremmo ritrovarci cambiati, senza veramente riconoscerci. La comunita`umana si allarga anche per merito dei continui flussi migratori di vecchie e nuove popolazioni che scambiano energie.
Questo momento storico in particolare e` fatto di velocita`, spostamento, accorciamento delle distanze geografiche, dunque anche di velocita` di apprendimento del ‘Nuovo’. In questo modo si stratifica la nostra Cultura.
Nei diversi campi della conoscenza, soprattutto nelle arti, nuove realta` affiancano la realta` esistente, e pian piano la ridefiniscono.
In fondo ogni teoria, anche in campo scientifico, e` una nuova ridefinizione metaforica del mondo, ossia esprime l’interpretazione di quello che conosciamo finche` qualcuno non ci dimostra che e` possibile spingerci oltre, in altre formule. Ma le formule contengono significati, e probabilmente l’evoluzione del pensiero parte dalla qualita` che si riconosce in nuovi significati, che generano altre idee ed altri significati.
Il nostro oggi dovrebbe avere profonde radici nel passato, ma e` inevitabile considerare il carico delle qualita` proprie , di nuove energie, di influenze continue, anche di una certa imprevedibilita` che vale la pena di approfondire, perche` caratterizza molto la nostra contemporaneita`.
Sicuramente rispetto, scambio, condivisione sono concetti chiave nella nostra societa` globale e multiculturale. Sembra che mai come in questo momento ci si renda conto che e` proprio necessario sostenere la nostra Umanita`, l’enorme patrimonio dei valori in evoluzione di cui e` tessuta la Storia degli uomini, che ci permettono con una giusta chiave di lettura e di rivisitazione- perche no?, di non compromettere la vita dopo di noi, in modo che lo sviluppo che incontra le necessita` del presente non comprometta le abilita` delle generazioni future nell’ incontrare le loro necessita`.”(Brunland commission).
Forse rispetto, scambio, condivisione rispecchiano l’urgente necessita` di umanizzare la storia anche per non dovercene piu` vergognare.
E` sicuro che la soluzione la dobbiamo trovare insieme, nella costruzione di ponti non per complicare le cose, ma per vedere soluzioni, non nella separazione, ma per
l’unificazione pur riconoscendo i valori delle nostre diversita`.
Allora, costruiamo nuove rotte sui vecchi tracciati che conosciamo ormai fin troppo bene, creiamo luoghi di pace interiori ed esteriori, affinche` possa realizzarsi la trama della nostra vita che e` movimento, migrazione, proiezione, progressione di noi nell` ‘oggi’ che contiene ‘ieri’ e che e` gia` immediato futuro.
In senso fisico, nella congiunzione con gli aspetti fisici dell’Intero Cosmo e del territorio che ci ospita ; in senso culturale nella congiunzione con le idee; in senso etico, per non negare noi stessi; in senso spirituale, per ri-conoscere di essere l’ emanazione della bellezza divina e della verita`.
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